Chi non conosce la mitica “500”?

Le sue origini ci portano alla “Topolino” progettata dall’ingegner Dante Giacosa,  un’auto che, prodotta nel 1936, ebbe subito un enorme successo. Fu prodotta fino al 1956. Soltanto nel 1957 nascerà poi la Nuova 500.Resterà in produzione fino al 1975 con oltre 3 milioni di unità prodotte.
Il mitico “cinquino” fu in questi anni il testimone di anni cruciali per la trasformazione dell’Italia in moderno paese industriale. Nei suoi 18 anni di produzione ha davvero attraversato un’epoca. Quando dallo stabilimento Mirafiori uscì il primo modello iniziavano le prime puntate di Carosello, quando andò in pensione entrò in uso il formato di registrazione video Vhs. Gli anni del debutto sono gli anni della conquista dello spazio come del resto con la 500 si assiste alla conquista della mobilità in Italia.
Come spesso accade per tutti i miti l’esordio fu in sordina. Le cause sono riconducibili sia al prezzo (costava 490.000 lire) considerato piuttosto alto se paragonato a quello di poco superiore della 600, sia alle caratteristiche un po’ “spartane” dei primi modelli. Bisogna considerare che in quegli anni l’auto era una per famiglia e doveva offrire spazio per tutto. Fu con il passare degli anni anni con le nuove versioni ed i prezzi più accessibili che esplose il fenomeno “500”. Erano gli anni del boom economico (anni ’60 e ’70). Piccola, non bellissima, poco rifinita e con un motore “fiacco”. Eppure è diventata una vera diva, la compagna di una vita, una vera nave scuola per due o tre generazioni di italiani, l’unica alternativa allo scooter prima e terza o quarta auto di famiglia poi.

Il Debutto

Vi ricordate quando debuttò sul mercato la Nuova 500?
Era l’estate del 1957. Allestimento spartano, 2 soli sedili e una panchetta posteriore. Era alta 1,33 m, larga 1,32 m, lunga 2,97 m e con cilindrata 479 cc. La vettura poteva ospitare 2 persone. Incontrò come detto pochi favori nel pubblico. La Fiat, quindi, corse ai ripari e presentò 2 nuove versioni modificate la 500 “Normale” e la 500 “Economica”. Entrambe, a dispetto del nome che farebbe immaginare l’esatto contrario, offrirono maggiori contenuti, arrivarono ad ospitare 4 persone grazie a un sedile posteriore “vero” e omologato oltre che imbottito.

Le versioni Sport e Tetto Apribile (1958-1960)

Per differenziare e potenziare ulteriormente la gamma 500, la Fiat offrì a metà del 1958 la Versione Sport. La vettura aveva inizialmente il tetto rigido e si caratterizzava all’esterno per una fascia rossa al di sotto del padiglione e, in alcuni casi, anche per la verniciatura della scocca bicolore. Si tornò, però a 2 posti. Nel 1959 arriva anche la versione Tetto Apribile della Sport.

500 Giardiniera (1960-1977)

Nel maggio del 1960 arrivò la versione Station Wagon: la Giardiniera. I tecnici di Mirafiori aumentarono la lunghezza di 10 cm e la portata ritornò a 4 persone.

500 D (1960-65)

Nell’autunno del 1960 la 500 venne offerta nella nuova serie D. La cilindrata venne aumentata a 499,5 cc. La velocità di 95 km/h ed il consumo medio di 4,8 litri/100 km. L’abitabilità tornò a 4 persone. Venne adottato anche lo schienale posteriore abbattibile.

500 F (1965-1972)

Debuttò nel marzo del 1965 e nel 1968 verrà affiancata in listino dalla 500 “Lusso” e si caratterizzò per la prima volta per le portiere incernierate sull’anteriore più sicure e che permettevano di far scomparire finalmente le antiestetiche cerniere a vista.

500 L (1965-1972)

La missione di questa versione, nata nel settembre 1968 e diversa dal modello F solo nell’estetica interna e esterna , era di coprire la richiesta di una clientela che voleva una vettura più completa, più caratterizzata e più lussuosa. Si trattava di automobilisti disposti a spendere 525.000 lire, circa 100.000 lire in più rispetto alla 500 F.

500 R (1972-1975)

E’ l’ultima versione del modello che venne sostituito poi in seguito dalla 126. E’ proprio in questa fase che le vendite però ebbero una flessione, in quanto molti nuovi acquirenti preferivano la 126 che di certo non aveva e non avrà mai il fascino indiscusso della mitica “500”.

Sono ancora in tanti nel mondo ad amarla ed a collezionarla. Ancora oggi, dopo oltre 30 anni dall’uscita di produzione, se ne vedono in giro e dalle stime sarebbero addirittura 600.000 le vecchie Fiat 500 ancora in circolazione a testimonianza del fatto che la “500” è stata ed è ancora “la più amata degli italiani”.